Yonghong Li ha garantito un altro aumento di capitale ma il futuro del Milan resta incerto. Il Fondo Elliott, nel frattempo, pensa a nuovi dirigenti, tra cui il ritorno di Maldini.
La partita che sta giocando Yonghong Li è assai delicata: il patron del Milan deve convincere rapidamente la Uefa della propria solidità per evitare l’esclusione dalle coppe europee e allontanare il Fondo Elliott dal rilevamento del club rossonero, posto a garanzia del maxi-prestito di 300 milioni con scadenza ottobre 2018. Nel frattempo, il numero uno di via Aldo Rossi ha garantito la prima tranche da 10 milioni dell’aumento di capitale richiesto dal cda rossonero (40 milioni entro giugno, ndr).
L’idea del Fondo Elliott
Secondo quanto riporta La Gazzetta Sportiva, il colosso in mano a Paul Singer starebbe pensando a un nuovo management ai piani alti di Casa Milan. L’ipotesi del Fondo Elliott coinvolgerebbe direttamente Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Qualora i rossoneri passassero effettivamente in mano americana, allora si spalancherebbero le porte al clamoroso ritorno di Paolo Maldini. Per quanto riguarda il mercato, in pole ci sarebbe l’attuale ds del Napoli, Cristiano Giuntoli. Il dirigente sportivo fiorentino ha costruito il “miracolo” Carpi e portato i partenopei quasi al livello della Juventus.